D'istinti Sud

Innamorati della Roma ma non dei cliché

venerdì, ottobre 21, 2005

3 punti, 0 punte...

3 punti, 0 punte. Kuf Cuf, il trenino della Roma riparte dal Polo nord giocando una partita appena dignitosa su un campo di fango. Il Tromsoe non avrebbe rubato nulla col pareggio, e ha giocato la sua onestissima partita fatta di calcio scolastico. Pedalare, passare, crossare, tirare: sta a vedere che in fondo di questo si tratta? L'Armata Triangoleone invece arrivava al limite dell'area e poi puf! niente, a meno di inserimenti da dietro dei difensori (2 goal) o dei centrocampisti (1 traversa a porta vuota, 1 salvataggio sulla linea). E le punte dove stavano? Non c'erano. Spesso (ci) si sente dire "Se c'ero io in campo era lo stesso": il più delle volte non è così, ovvio, anche se uno avesse la classe cristallina di un Cristiano Conte. Ma stavolta cazzo se fossi stato io in campo al posto di Nonda avrei fatto lo stesso: sarei stato puntualmente anticipato, avrei perso tutti i palloni, non avrei mai tirato in porta, mi sarei preso i vaffanculo di Spalletti (perché non l'ha sostituito?). Però mi sarei almeno sporcato di fango, Shabani è uscito dal campo come è entrato. Pareva chiaro persino ai commentatori RAI che a centravanti invertiti avremmo vinto 4 a 0. Il norvegese lottava, tirava, correva, menava, e ha pure segnato. Speriamo che Montella resusciti presto, tutto il resto è Okaka. Piccola nota di cronaca: non so chi l'ha notato, ma alla fine della partita Cufrè piangeva. Anche chi paga lo stipendio a Nonda, probabilmente.
David