D'istinti Sud

Innamorati della Roma ma non dei cliché

venerdì, settembre 22, 2006

Intervista a Vincenzo Montella


(IL ROMANISTA) Pronto a rientrare dall’inizio?


"Sono pronto ad ogni decisione e ogni opportunità. Aspetto di essere chiamato in causa".


Venite da una sconfitta, Roma-Inter...


"Perdere dispiace sempre se poi questa è una partita importante dispiace ancora di più. Pensiamo al Parma, una gara fondamentale allo stesso modo".


In tre giorni giocherete a Parma e Valencia...


"Non ci sono partite che puoi sottovalutare e che puoi preparare al meglio. Questo è il calcio".


Paci del Parma è stato squalificato e Toni riabilitato dopo l'episodio di domenica. Pensi che gli attaccanti comincino ad essere tutelati?


"Non conosco l’episodio e non l’ho visto. Non riesco a dare un mio giudizio.

Cosa vi ha detto Spalletti al fischio finale di Roma-Inter?


"Alla squadra erano da fare i complimenti dato che abbiamo dato tutti. Gli errori ci sono stati, ma normali, quelli che vengono commessi in ogni partita. Non ci ha detto niente di diverso".


La partita di Parma come la vedi?


"Ostica perché veniamo da una sconfitta. Affrontiamo una squadra giovane, ma con esperienza".


Un giudizio sulle condizioni di Totti?


"E’ sereno, gioca da quindici anni agli stessi livelli. Sa che ci sono momenti più positivi e altri meno. L’importante è avere un equilibrio interiore e poi riversarlo sul campo".


Pensi di sapere quando sarai al top?


"Sto bene anche se non si è visto perché non ho il ritmo partita. Ogni anno trovo grandi stimoli e quest’anno li ho trovati. Voglio dimostrare il mio valore".


Un giudizio su Vucinic?


"Due anni fa lo avevo riempito di complimenti perché lo giudicavo tra gli attaccanti più interessanti in circolazione. La Roma ha avuto occhio ad acquistarlo, è un grande talento".


La Champions dà stimoli particolari a giocarla?


"Giocare con la Roma significa anche affrontare grandi avversari, in grandi stadi. Fare questa competizione è molto soddisfacente e da calciatore non posso che esserne contento".


Domenica manca Mancini. Credi che giocherai?


"Non abbiamo preparato benissimo la partita. Come ho detto prima sono pronto ad ogni evenienza".


Potrebbe essere domenica l’occasione giusta?


"I messaggi piace darli sul campo più che a parole. Poi deciderà il mister".


Quanto ti manca il gol?


"Tanto. Comincio a pensarci anche a casa, vuol dire che presto arriverà".


E’ giusto affidare un progetto tecnico a Spalletti?


"Io faccio il calciatore e mi adatto all’allenatore che la società sceglie. Non sta a me dare queste risposte".


Ti aspettavi di entrare al posto di Mancini mercoledì?


"No, dispiace che Amantino si sia infortunato. In quel momento il mister ha fatto scaldare in due o tre. Sapevo che uno doveva entrare".


Riguardo il discorso della forma, ti ha penalizzato entrare in quel momento?


"Stavo bene, se non giochi non puoi entrare in condizione. Forse ho sbagliato qualcosa di troppo a freddo, ma è normale".


Hai bisogno di giocare, quindi?


"Come tutti. Anche chi gioca poco per altri motivi ne avrebbe bisogno".


Tu e Totti potete giocare insieme?


"Io sto bene, mi sento integro a tutti gli effetti. Non mi sento indietro".


Avete rivisto la partita con l’Inter?


"Ancora no".


Perché la Roma ha perso contro l’Inter?


"E’ stata una partita equilibrata, risolta da un episodio. Poi potevamo segnare noi o subire un altro gol. Abbiamo fatto una buona partita, senza due esterni. Se il mister avesse saputo prima di affrontare la partita senza Mancini e Taddei, l’avremmo preparata in modo diverso".


Inter e Milan sono ancora al di sopra della Roma?
"L’Inter con i ricambi riesce a sopperire nei momenti di difficoltà. Ma noi siamo la Roma, ci divertiamo, giochiamo bene".


Mercoledì vi siete un po’ meno divertiti...
"Abbiamo perso. Non critichiamo, io sono contento di giocare in questa squadra".


Saresti in grado di giocare esterno d’attacco?
"Credo che certe caratteristiche non si possono trascurare. Io sono a disposizione per qualsiasi ruolo, ma sono un centravanti".


La scelta del modulo a una punta non sta ostacolando il tuo rientro?


"Se non ci fosse Totti, ci sarebbe un altro. Non mi sento in competizione con Francesco".


A Roma non hai mai avuto vita facile. Ti sei abituato a questo?


"E’ ovvio e normale che se giochi nella Roma, ti confronti con Batistuta e Totti. Io sono contento di confrontarmi con questi campioni e non sentirmi inferiore".


Si può puntare solo sulla Champions, data la concorrenza di Milan e Inter in campionato?


"A me le scelte non sono mai piaciute anche perché poi puoi perdere entrambe le competizioni e rimanere a mani vuote. E’ difficile scegliere e scendere in campo sottovalutando gli avversari in campionato e non in Champions".


Cosa pensi del Palermo primo in classifica?


"E’ una grande squadra, organizzata, ma siamo alla terza giornata. C’è tempo".