D'istinti Sud

Innamorati della Roma ma non dei cliché

lunedì, novembre 07, 2005

Messina-Roma, i commenti del post partita


(CORRIERE DELLA SERA) - Due gol consecutivi, che hanno fruttato sei punti pesantissimi. Philippe Mexes, proprio a ridosso del giudizio definitivo del Tas sulla sua vicenda, ci ha preso gusto: con l’Ascoli ci aveva messo il ciuffo biondo, tenuto su dall’inseparabile cerchietto; ieri a Messina ha risolto di piatto destro. «È un momento molto positivo per me. Ho fatto gol anche oggi e abbiamo preso tre punti importanti», dice il francese in un italiano ancora stentato. La sua, oltretutto, è una rivincita personale, dopo una stagione molto difficile: «Due gol in una settimana è un buon bottino. Se sono stato un buon acquisto? Non lo devo dire io, ma io do tutto per questa maglia e sto cercando di dimostrare che i tifosi e la società non si sono sbagliati a prendermi». Fa i complimenti a Doni e Totti, ma il secondo tempo della squadra non gli è piaciuto: «Abbiamo un grande portiere e un grande capitano. Abbiamo fatto un bel blocco difensivo, ma quando facciamo gol per primi, poi soffriamo sempre nel secondo tempo. Su questo dobbiamo ancora migliorare, e ci sarà tutta la sosta delle nazionali per farlo». Nello spogliatoio, naturalmente, tutti felici. Parla pure Mancini, per la prima volta direttamente e non per interposta persona: «Una Roma migliore rispetto a prima: più umile, con più voglia di aiutarci uno con l’altro. La mia prova? Oggi non sono andato benissimo, ma sono sulla strada giusta per tornare ad essere utile a questa squadra. Sono tre punti importanti, adesso abbiamo due settimane per tirare il fiato e prepararci al meglio per battere la Juve». Anche Montella esalta il carattere della squadra: «Una formazione operaia. La sosta? La Juve era un po’ calo, noi in un buon momento. Può far meglio a loro che a noi. Il confronto con Chiesa per i gol? Non ne parliamo più, che mi porta male». Tommasi invita alla calma: «Manteniamo il morale alto e i piedi per terra. La squadra comunque è messa bene in campo, ed ha dei giocatori che possono sempre risolvere la partita». Chiude Perrotta: «Il vento su di me è cambiato, sono contento. E poi c’è voglia di aiutarsi, siamo più compatti».
Ernesto Menicucci